Non vorrai essere colui che beve l’ultimo sorso vero?...Certo sarebbe un PECCATO se rimanesse li… e se lo bevesse qualcun altro??...No No  non può essere,  prendilo!!…Io di sette peccati mi vesto, ciò che natura mi ha dato, natura lava via...io sono SEVEN!!

C'è sempre un silenzio profondo quando le luci si spengono, prima che il sipario si alzi, il pubblico è come in apnea... poi il velluto rosso si muove, le note musicali ti accompagnano con armonia indietro nel tempo nell'anno 1800. Il Marchese entra in scena travolgendo con il suo buonumore la platea. La felicità non fa distinzioni è per tutti, è un elisir da gustare. 

Il nostro amaro è il silenzio che precede la risata, il piacere dell’amicizia e della complicità.

In fondo  la risata è la distanza più breve fra le persone.

Io non sono di nessuna epoca e di nessun luogo, al di fuori del tempo e dello spazio, il mio essere spirituale vive la sua eterna esistenza e se mi immergo nel mio pensiero rifacendo il corso degli anni, se proietto il mio spirito verso un modo di vivere lontano da colui che voi percepite, io divento colui che desidero.

Ha la faccia a prova di bomba, testa calda e piedi lesti.
Come fuoco si accende. Gira il mondo in cerca di avventure, tanti pensieri come
ritornelli di canzoni confuse, beve Rum e si acquieta…

L’istante in cui ti assaporo e nulla
conta, la ragione si spegne, la vita trabocca di nuovi colori. Un Vortice di
emozioni e pensieri si mescolano ed emerge la parte più spontanea del mio
essere. Un istante di follia. “ Senza il condimento della follia non può
esistere piacere alcuno” (Elogio alla follia di Erasmo da
Rotterdam)  

Certo era bella, notevolmente bella, di quella bellezza
Russa che tanti uomini amano fino alla frenesia. Era una donna alta, formosa,
con delle movenze morbide, felpate, rese persino sdolcinate da una certa
leziosità, che si imprimeva anche nella sua voce. I suoi piedi non facevano
alcun rumore sul pavimento. Si abbandonò mollemente su una poltrona, con un
dolce fruscio del suo magnifico abito di seta nera… la sua era una bellezza
effimera, fugace…